Esiste un falso mito che attribuisce alla terapia A.B.A. l’idea esclusiva del rapporto 1:1 a tavolino. Niente di più sbagliato! L’A.B.A. ha la prerogativa di poter essere applicata in diversi ambienti e con tante e svariate persone.
Tuttavia, se non si generalizza l’insegnamento continuamente, applicare l’A.B.A. a scuola, in un ambiente rumoroso, con una struttura distinta da quella solita di casa, può essere un’esperienza molto bella oppure un vero disastro.
Con i giusti accorgimenti e pianificazione, l’uso dei principi A.B.A. può aiutare davvero tanto il bambino a vivere un’esperienza piacevole in classe senza bisogno del supporto 1: 1.
Ecco alcuni suggerimenti e strategie che potrebbero aiutarti:
Pianificazioni visive
Se vi mandassero al lavoro un giorno senza il vostro calendario e la vostra agenda degli appuntamenti, probabilmente vi perdereste! Potrebbero dirvi quali riunioni avete e con chi, ma se non è scritto, probabilmente lo dimentichereste. E’ esattamente quello che accade agli allievi autistici in classe. I programmi visivi rendono le parole più significative e permanenti. Possiamo rendere la vita più facile agli studenti usando le immagini e ciò rende anche il suggerimento meno invadente. Invece di dover ricordare loro le attività verbalmente, possiamo reindirizzarli al loro programma e rimuovere così la necessità di promemoria costanti.
Suggerimento: un programma visivo è qualcosa che può essere sempre disponibile per uno studente a seconda dell’età. Mentre uno studente più piccolo può usare le immagini, uno studente più grande può seguire un elenco di cose da fare.
Impostazione dell’aula
L’A.B.A. si occupa anche delle interazioni tra ambiente e comportamento. Quindi ha senso impostare l’ambiente in funzione del comportamento che vogliamo vedere. In una classe, ciò significa utilizzare lo spazio fisico per preparare gli studenti al successo. È possibile utilizzare i divisori per bloccare le aree che possono distrarre. È possibile creare un’area in classe che si utilizza per calmare e per l’autoregolazione. La pianificazione strategica può essere semplice come ad esempio assicurarsi che i materiali dello studente siano facilmente accessibili per ridurre al minimo i viaggi all’interno dell’aula (il che può creare comportamenti indesiderati). Lo studente ha difficoltà a rimanere seduto sul suo banco? Metti il suo banco il più vicino possibile al luogo dove trovi gli strumenti per lavorare, il calendario visivo ecc. Lo studente ha bisogno di pause frequenti? Metti il banco vicino alla porta in modo di poter uscire senza disturbare la classe.
Sistemi di rinforzo:
Il rinforzo è un modo proattivo per preparare i nostri studenti al successo. Invece di aspettare che si verifichi il comportamento problema, proviamo ad impostare modi in cui lo studente possa accedere a tutti i suoi rinforzi mostrando i comportamenti appropriati. La prima cosa da fare è assicurarsi che le aspettative di comportamento in classe siano chiare. Rivedi e se necessario riformula le regole come “Tieni le mani apposto” e “Parla a voce bassa” in modo che lo studente capisca cosa significano. Quindi, rinforza, rinforza, rinforza. Se vuoi che le regole vengano seguite, dai un motivo allo studente per seguirle! Il rinforzo può essere immediato (ad esempio: ottenere un giocattolo preferito ogni volta che il bambino mostra il comportamento desiderato) o ritardato (ad esempio: raccogliere punti per un premio alla fine della giornata). Se il tuo studente è nuovo nell’ambiente della classe, puoi modificare il sistema in modo che sia personalizzato per gli obiettivi di quello studente. Se ad esempio lo studente sta lavorando al “saluto”, disponi in classe un sistema di rinforzi che premia i saluti appropriati a bambini e docenti. Più rafforziamo un’abilità, più la vedremo ricomparire.
Suggerimento: a volte i sistemi di rinforzo richiedono del tempo e alcune modifiche per trovare ciò che funziona. Non mollare! Continua a provare fino a trovare la giusta combinazione di tempo, impegno e ricompensa per quello studente.
Leader tra pari:
Usare altri studenti come leader è un’altra grande strategia. Scegli uno dei compagni più disponibili da utilizzare come modello o leader. Se l’insegnante dà un’istruzione e il tuo studente non l’ha ancora seguita, fai andare il pari a prendere quello studente invece di andarci te. Associa il tuo studente a un modello pari appropriato per lezioni strutturate come i lavori di gruppo.
Suggerimento: il rinforzo può essere per tutti! Il compagno normo tipico ha fatto davvero un ottimo lavoro aspettando che il tuo bambino dicesse “ciao”? Offri un piccolo adesivo o una ricompensa per entrambi!
Il priming
Il priming è un’altra grande strategia A.B.A. che può essere applicata in una classe. Il concetto è semplice: una forte e costante esposizione ad uno stimolo, genera grande influenza su un individuo, soprattutto nel caso di ripetuti richiami. Se sai che il tuo studente ha difficoltà con una determinata materia, chiedi in anticipo i materiali in modo da poter pre-insegnare parte del contenuto. In questo modo, quando il docente insegna il contenuto durante la lezione, rende più facile allo studente autistico prestare attenzione e seguire le istruzioni di un gruppo. Puoi anche usare questa strategia per un momento difficile della giornata, come la palestra o la ricreazione. Prepara il tuo studente prima di andare in palestra con le regole della palestra. Ricorda allo studente le aspettative comportamentali e cosa deve fare per seguire le regole. Potresti inventarti giochi di ruolo e simulazioni per recitare gli scenari specifici prima che si verifichino.
Come fai a sapere se qualcuno di questi sistemi funziona? DATI! Raccogli dati sui comportamenti che desideri aumentare e sui comportamenti che desideri ridurre. Il bambino crea MENO problemi durante le lezioni? Il bambino sta diventando PIÙ indipendente nella gestione del materiale scolastico? Il bambino è in grado di richiedere più spesso ciò che desidera? Osservare le tendenze in questi comportamenti ti farà capire se ciò che stai facendo sta funzionando o se qualcosa deve essere cambiato. Man mano che il bambino ha più successo e più indipendenza, lentamente diminuisce la quantità di sostegno che riceve in classe.
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